di Massimiliano Baldini
La Città dei 15 minuti, la prossimità come modello di sviluppo urbano per migliorare la qualità della vita nelle grandi città. Roma segue l’esempio di Parigi e Barcellona.
«È tempo di passare dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione della vita urbana. Ciò significa trasformare lo spazio della città, ancora altamente mono-funzionale con le sue diverse aree specializzate, in una realtà policentrica, basata su quattro componenti principali -vicinanza, diversità, densità e ubiquità- per offrire a breve distanza le sei funzioni sociali urbane essenziali: vivere, lavorare, fornire, curare, imparare e godere».
Così dichiara il professor Carlos Moreno nel suo manifesto per le città dei 15 minuti. «Dobbiamo essere creativi e immaginare, proporre e costruire un altro ritmo di vita, altri modi di occupare lo spazio urbano per trasformarne l’uso. Preservare la nostra qualità di vita ci impone di costruire altre relazioni tra due componenti essenziali della vita cittadina: il tempo e lo spazio».
Roma Capitale ha deciso di intraprendere questa strada, seguendo l’esempio di città come Parigi e Barcellona. La giunta Gualtieri ha deciso di puntare su uno sviluppo urbano di prossimità, mettendo in campo un programma che punti a ricucire parti di città, con l’obiettivo di creare attorno allo spazio pubblico un sistema integrato di connessioni che valorizzi le vocazioni e funzioni esistenti e ne aggiunga di nuove, lavorando in chiave ecosostenibile e rafforzando le infrastrutture verdi e blu
Il Programma, sviluppato in collaborazione tra l’Assessorato all’Urbanistica e l’Assessorato Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti, prevede di rigenerare – attraverso un ampio coinvolgimento dei singoli Municipi – una prima serie di 15 ambiti urbani, uno per ciascun Municipio.
Tali ambiti, scelti per le loro caratteristiche morfologiche e funzionali e perché rappresentativi dell’identità locale, includono spazi urbani in grado di rivitalizzare e riqualificare i tessuti circostanti, oltre ai principali servizi necessari a perseguire l’obiettivo della città dei 15 minuti.
Sulla base degli obiettivi prioritari espressi dai Municipi, dell’analisi dello stato di fatto degli spazi prescelti e del loro inquadramento urbanistico e ambientale, per ciascun ambito è stato redatto un Documento degli Indirizzi di Progettazione, che definisce gli obiettivi, i criteri e le modalità di svolgimento delle attività di progettazione, nonché costi e tempi degli interventi.
Sono stati quindi affidati 15 incarichi per l’elaborazione dei Master Plan di ciascun ambito urbano e per la redazione dei progetti di Fattibilità tecnica ed economica delle opere, che sono stati realizzati nel corso del 2023.
I progettisti sono attualmente impegnati nella redazione del masterplan di ciascun ambito urbano, sulla base di una proposta unitaria di rigenerazione che tiene conto degli obiettivi definiti dall’amministrazione, e nella progettazione gli interventi più rilevanti per la riqualificazione dello spazio pubblico, che possa costituire un prototipo replicabile, in un percorso condiviso con Dipartimenti e Municipi e nel rispetto delle linee guida per una progettazione sostenibile e attenta al paesaggio.
“Noi non vogliamo solo migliorare e ricucire i collegamenti tra i quartieri di una città che è la più estesa d’Europa ma vogliamo avvicinare i servizi ai cittadini, realizzandone di nuovi e recuperando aree e strutture in disuso per creare biblioteche, uffici pubblici, spazi verdi, luoghi per lo studio, lo sport, la partecipazione. Stiamo rigenerando quartieri che attendevano interventi da anni per dare vita ad una città davvero policentrica ed inclusiva. Tutto questo significa – afferma Gualtieri – sostenibilità ambientale, progresso sociale e sostanziale miglioramento della qualità della vita”.