Cecilia Sala va liberata e riportata a casa. Il governo condivida le iniziative intraprese

da www.partitodemocratico.it

“Cecilia Sala va liberata e riportata a casa. È la priorità assoluta. Per questo, in contatto col Governo, ci siamo attenuti alla massima discrezione richiesta. Ma le notizie sulle sue condizioni di detenzione sono allarmanti. Il trattamento inumano che sta subendo è inaccettabile”. Lo affermano in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein e il responsabile Esteri del Partito Democratico Peppe Provenzano. “Nella piena collaborazione fin qui assicurata, – continua la nota – chiediamo al Governo, nelle forme che la delicatezza della vicenda prevede, la condivisione con tutte le forze politiche delle iniziative intraprese per la sua liberazione. Al tempo stesso, con voce univoca ci si adoperi affinché sia garantito il rispetto dei suoi diritti fondamentali. Calpestare la dignità di Sala significa calpestare la dignità dell’Italia.”

In una nota congiunta, i capigruppo del Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, chiedono che “il Parlamento tutto venga informato e chiamato in causa di fronte all’arresto di una cittadina italiana impegnata nel suo lavoro di giornalista”. “Le condizioni di Cecilia Sala – si legge nella nota – destano preoccupazione ogni giorno che passa. Per questo chiediamo al governo di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per la sua liberazione. Confermiamo la disponibilita’ del Partito democratico per un coinvolgimento che possa favorire il confronto diplomatico in atto. Il Parlamento tutto dovrebbe essere informato Diritti umani e diritti civili vanno difesi a ogni latitudine”.

A chiedere “al Governo verità e chiarezza sulle condizioni di detenzione della nostra connazionale Cecilia Sala”, è anche Marco Furfaro, della segreteria nazionale del Partito democratico. In un post pubbliucato sui social, ribadisce “la totale disponibilità a collaborare con la maggioranza per ottenere la liberazione immediata. Non c’è altro tempo da perdere, non ci sono vacanze che tengano. Da 14 giorni, ricorda l’esponente dem, Cecilia Sala è in isolamento completo. E le sue condizioni di detenzione sono ben lontane da quelle che il ministro Tajani ci aveva raccontato, arrivando a definirle ‘dignitose’. In una cella senza letto, con una semplice coperta da usare come materasso. Privata del sonno attraverso la cosiddetta ‘tortura bianca’, con i fari della cella tenuti accesi giorno e notte”. “E il pacco con i beni di prima necessità (un ricambio di vestiti, una mascherina per gli occhi, prodotti per l’igiene), che l’ambasciatrice italiana ha tentato di consegnarle? Mai arrivato, malgrado il ministro degli Esteri avesse assicurato il contrario”.