Salvini e le sue solite promesse, ogni 5 anni

di Silvio Lai

Dopo il nulla cosmico di impegni presi e non mantenuti, Salvini si accorge ora della Sardegna e riprende a fare il venditore di tappeti, dimenticando, lui e la Lega nell’isola, di essere il responsabile del disastro dei trasporti per terra, per mare, nel cielo.

Intanto annuncia, in maniera sospetta, a pochi giorni dal voto che ci sarà la ripresa dei lavori di completamento della strada Sassari-Alghero.

Già ha il sapore della burla il fatto che la priorità sarà la bonifica del tracciato da eventuale presenza di ordigni mentre la si da già per fatta e finita. Poi con grande sprezzo del ridicolo aggiunge l’annuncio della presenza dell’esercito, anziché potenziare le forze ordinarie della polizia, per garantire la sicurezza nella città di Sassari, come se fossimo in qualche città nelle mani della criminalità organizzata. E poi Salvini, che ricordiamo per la colpevole assenza sui rincari dei voli aerei per la Sardegna ed anche per l’inefficienza sul fronte del trasporto ferroviario, continua a sbandierare un investimento per 5 miliardi quando in realtà nella legge di bilancio vi sono solo 5 milioni a disposizione.

Il ministro Salvini di contro porta la totale responsabilità di cinque anni di disastri in Sardegna del suo presidente Solinas che pure i suoi alleati si sono visti costretti a sfiduciare