di Vincenzo Ceccarelli
La sanità toscana è una delle più pubbliche d’Italia e resta di eccellenza nonostante i tagli effettuati dal governo. La scelta di aumentare l’Irpef ai redditi superiori a 28.000 euro ha permesso di evitare l’innalzamento massimo di Irap e Irpef per tutte le fasce di reddito, il blocco delle assunzioni per il personale sanitario per un anno e mezzo, la cancellazione di tutti gli extra-lea e il taglio a strutture sanitarie territoriali e servizi.
Per questo è stata equa e non solo una strategia difensiva ma di miglioramento che ha permesso di mantenere alcuni servizi extra lea, che altre regioni non erogano ma che noi garantiamo ai cittadini.
Tra le iniziative positive vorrei ricordare soprattutto l’aumento degli ispettori nei cantieri, lo psicologo di base, lo sforzo per garantire professionisti del settore della salute nelle aree interne, montane e insulari. L’uso delle risorse del PNRR ci consentirà di fare ulteriori passi avanti.
Nel mese di novembre abbiamo presentato una proposta di legge al Parlamemto per chiedere che la spesa sanitaria non scenda mai sotto il 7,5% del PIL per mettere in sicurezza la salute qualunque sia la maggioranza di governo. Perché la sanità sia di qualità, accessibile a tutti e un diritto, come dice la nostra Costituzione.