da www.partitodemocratico.it
“Quando un Paese come l’Italia si confronta con i capi di Stato e ministri del contenente africano è sempre importante. E noi, quando si tratta di costruire ponti con altri paesi ci siamo, perché anche noi tifiamo Italia. Ma dopo aver ascoltato Giorgia Meloni ci rimane la sensazione che il piano Mattei, ora come ora, sia una scatola vuota e che il governo si stia muovendo più attraverso annunci di propaganda che con una concreta ed efficace politica estera“. Lo afferma in una nota il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
“A testimoniarlo – prosegue il presidente dei senatori del Pd- ci sono anche le parole critiche pronunciate oggi da Moussa Faki, presidente della Commissione dell’Unione Africana che ha auspicato un profondo cambiamento del paradigma nei rapporti con l’Africa e che ha affermato, a proposito del piano Mattei, che i paesi africani si sarebbero aspettati di essere almeno consultati e che non possono più accontentarsi di semplici promesse. Noi pensiamo che per cambiare i paradigmi di un nuovo rapporto con il continente africano siano necessarie due condizioni. La prima è il protagonismo dell’Europa, che per ora non si vede. Non può essere l’Italia da sola a gestire il rapporto con l’Africa: senza un coinvolgimento formale dell’UE non si va molto lontano e come è noto in Europa sono proprio i paesi sovranisti e nazionalisti a opporsi, nonostante i buoni propositi annunciati oggi da Michel, Von Der Leyen e Metsola. La seconda condizione riguarda la disponibilità delle risorse. E, a quanto ci risulta i 5,5 miliardi annunciati oggi a parole da Giorgia Meloni non ci sono perché nel testo del decreto non c’è ne è traccia. In quel testo risultano solo 2,8 milioni (e non miliardi) per il personale della struttura di Missione. Praticamente zero. Ma oggi la premier ha affermato che i 5,5 miliardi verranno dal fondo per il clima e dalla cooperazione allo sviluppo. Peccato che quei due fondi non siano citati nel testo e che le finalizzazioni fossero altre. È cambiato qualcosa? Il governo venga a dircelo in Parlamento. Per noi oggi il Piano Mattei resta una scatola vuota“.