Un pensiero nuovo per battere la destra nel mondo

di Sebi Romeo

L’analisi del elezioni Usa consegna una fotografia ricca di articolazioni e sfumature.

Su 3143 contee nessuna ha visto la Harris ottenere il voto (2020) di Biden.

Trump ha vinto sia nelle metropoli sfavillanti che nei villaggi polverosi.

Persino a New York la affermazione dei democratici è stata sotto le aspettative, sino a perdere nelle periferie della città che non dorme mai.

Il GOP non vinceva nel voto popolare dal 2004: la diffusione del consenso ai Repubblicani è trasversale ai redditi ed alle etnie, alle religioni ed alle aree geografiche, alle aree urbane e a quelle rurali.

Non vota Trump soltanto il classico maschio bianco risentito, ma anche il 52% delle donne bianche.

Il Tycoon vince anche tra i Latinos con il 54% contro il 44% di Harris.

Anche gli Arabi preferiscono la destra.

I senza tetto “arrabbiati” scelgono il miliardario, uomini e donne del ceto medio che non riescono a pagare l’affitto anche.

Le fasce istruite hanno votato in minor misura per i democratici.

La rabbia, la paura, la solitudine fanno da cemento ad un “nuovo blocco sociale” che unisce esclusi ed impiegati, campus universitari e quartieri insicuri.

Il picco dei prezzi e l’inflazione determinano la “protesta” della infermiera pensionata e del povero, il richiamo dei “valori tradizionali” gonfia le urne americane con un voto popolare ampio per la destra.

La Destra di Massa: un fenomeno strutturale.

Una radicalizzazione dei ceti popolari per il GOP come ai tempi di Reagan, anche un tantino di più.

L’economia ha definito il consenso per i Repubblicani, il Dow Jones alle stelle ed il Dollaro in forte rialzo ne hanno rivendicato la paternità.

Del resto con Biden la crescita economica si è distribuita verso i profitti (incluse le rendite finanziarie) e i redditi più alti: senza redistribuzione i più deboli pagano un costo altissimo.

A differenza del 2020 Trump vince anche tra chi guadagna meno di 50 mila dollari.

L’inflazione che ha colpito i salari ed i ceti popolari è stata la benzina per l’incendio che ha fatto dilagare la destra.

Il bisogno di protezione dall’immigrato illegale, dall’establishment: al razzismo si è unita la preoccupazione per l’economia.

Siamo davanti ad una evoluzione dello schema “popolo contro le èlites” che ha segnato le stagioni populiste.

La finanziarizzazione del capitalismo seguita alle politiche ultraliberiste ha determinato uno scenario nuovo, una saldatura tra “mondi” distanti e storicamente contrapposti.

Il fenomeno Musk è pericoloso ed inquietante insieme, per la carica eversiva ed autoritaria, certo, ma soprattutto per le potenzialità che ha con sé questo miliardario capace di controllare i satelliti ed i social, di utilizzare l’IA e stimolare gli istinti, dirigere gli umori.

Sul piano politico la scelta tardiva della candidata Harris, fatta da chi ha congiurato contro Biden e non attraverso partecipate primarie, ha reso debole la candidata dei democratici peraltro in totale continuità con il presidente uscente del quale è stata vice….

La posizione sul Medio Oriente e su Gaza, sui dazi, sulla Cina, sulle politiche energetiche, sull’ordine pubblico, sull’immigrazione è apparsa sovrapponibile a quella dei repubblicani, certamente non diversa e forte.

Nelle recenti consultazioni in India, Inghilterra e Francia chi ha governato ha perso, più o meno come negli Usa.

Si apre una fase difficile per l’Europa e per la sinistra nel Mondo.

Attenzione, non basterà ridurre la “quaestio” alla discussione sulla esigenza di guardare al centro o a sinistra.

Qui siamo ad un passaggio epocale: serve una proposta politica e prima ancora un pensiero.

La sinistra deve leggere la realtà ed inventare una strada ed una visione radicalmente diverse.

La democrazia è stata già svuotata, siamo oltre il pericolo.

La società è stata devastata dal Capitalismo, non si esce da questa crisi con piccole correzioni.

Una nuova Ideologia come alternativa a quella che ha vinto dopo l’89…Una ricerca, un pensiero, una visione del mondo fondata sull’equità sociale e la autodeterminazione dei popoli: alla guerre si risponda con una generale mobilitazione per la pace, con una politica che imponga la fine dei conflitti.

Questa nuova fase del Capitalismo ha unito nazionalismo e populismo come mai prima nella storia.

Questa vittoria di Trump sancisce l’avvio di una nuova epoca, la sinistra ne deve immaginare e costruire un’altra.

E deve farlo in fretta….