di Natale di Cola, Segretario generale CGIL Roma e Lazio
Mancano poco più di 250 giorni all’8 dicembre, giorno in cui inizierà il Giubileo. Sono pochissimi ma se c’è la volontà possono bastare per costruire quel patto di comunità che può farci trovare pronti e riscattare la città. In questi giorni insieme alla Uil di Roma abbiamo presentato un documento in cui chiediamo di aprire questa discussione ed avanziamo un insieme di proposte affinché affianco al Giubileo “religioso”, ci sia un giubileo delle opere, del lavoro e delle persone con cui poter cambiare il volto della città e soprattutto migliorare la vita delle persone.
Nel 2025 la città dovrà offrire accoglienza a milioni di persone che determineranno una forte incidenza sulla qualità e quantità dei servizi pubblici e sui livelli di decoro urbano. La gestione di queste ricadute sui cittadini romani e sui pendolari giornalieri rischia di produrre pericolose frizioni con una cittadinanza già oggi esasperata dall’insufficiente livello dei servizi pubblici.
Oggi stiamo attraversando una straordinaria fase di investimenti che ricadono sulla Città di Roma, tra i fondi europei, il PNRR e il Giubileo. Un’occasione da non perdere per superare tanti problemi strutturali della Capitale e ricucire le fratture sociali, acuite dalla mancanza di condivisione con le cittadine e i cittadini sulle decisioni che impattano sulla loro quotidianità e sul loro futuro.
La nostra preoccupazione è che non si colga questa occasione per ricucire la società, combattere le inaccettabili disuguaglianze sociali, avere un pensiero lungo sul futuro della società e, per quanto possibile dalle competenze istituzionali comunali, dare risposte ai problemi dei 5 “assi della precarietà”: reddito, casa, salute, mobilità e sapere.. Per vincere queste sfide è fondamentale avere l’ascolto attivo, la coerenza e il protagonismo delle comunità. Da qui nasce il nostro documento “Roma si prepara – per un Giubileo delle Opere, il Giubileo del Lavoro e il Giubileo delle Persone.
Un documento che ha appunto l’obiettivo di stimolare l’avvio di una discussione con tutti gli attori istituzionali e sociali per costruire le azioni necessarie affinché il Giubileo non sia percepito dalle cittadine e cittadini di Roma come l’ennesimo grande evento che intralcia le loro vite e non si trasformi in una fabbrica di precarietà e lavoro povero.
Dall’estensione del protocollo sulla sicurezza, la legalità e il lavoro di qualità negli appalti delle opere giubilari anche alle altre opere e negli altri settori, dalle nuove assunzioni per rafforzare la macchina amministrativa e i servizi pubblici, fino all’istituzione di salario minimo comunale, andando nella stessa direzione intrapresa già da alcune importanti città italiane. Sono solo alcune delle proposte che abbiamo avanzato e che sono agibili con i poteri amministrativi del Comune di Roma.
Sul rafforzamento della struttura amministrativa non chiediamo solo le assunzioni necessarie per colmare il turn over ma anche investimenti sulla contrattazione integrativa per garantire il giusto riconoscimento a chi lavora per la città, il ripensamento in chiave industriale delle società in house e la prosecuzione dei percorsi di reinternalizzazione dei servizi pubblici, come già avvenuto con la vicenda di Multiservizi Roma, e il superamento del lavoro povero e precario a partire dai servizi pubblici e dalle società partecipate, appalti pubblici inclusi.
Sempre sul versante della creazione di sana occupazione, la proposta d’introdurre un bollino per il lavoro di qualità nel settore turistico, a partire da alberghi e strutture ricettive, e di un registro comunale degli affitti brevi e delle case vacanza. Azioni che già sono realtà in altre aree del nostro Paese, che oltre a garantire diritti e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori del settore hanno un impatto positivo sul contrasto all’economia sommersa.
In questa direzione va anche la proposta dell’istituzione di una carta di qualità del lavoro occasionale. Ossia uno strumento per creare un bacino di lavoratrici e lavoratori qualificato a cui il Giubileo, così come tutti gli altri grandi eventi che la Capitale ospita, può far riferimento per reperire il personale di cui ha bisogno per la riuscita dell’evento stesso.
Altre due importanti proposte riguardano il sostegno economico e sociale nei confronti delle famiglie più in difficoltà, attraverso la revisione e il potenziamento delle delibere capitoline 154/97 e 163/98 per avere sostegni sull’emergenza abitativa e per uscire dalla povertà, e una riduzione della pressione fiscale agendo sull’addizionale comunale all’irpef sui redditi da pensione e da lavoro.
Su tutti questi temi sarà importante aprire al più presto la discussione per non perdere questa importante occasione.