La fabbrica degli irregolari

di Emiliano Costagli

Sui media mainstream legati alla destra di Governo, tra i quali purtroppo bisogna annoverare anche i principali TG e i talk Rai, si sente parlare e si legge continuamente di un’emergenza immigrazione nel nostro Paese.

Secondo la tesi principale del governo Meloni e dei media ad esso legati ci troviamo nel mezzo sostanzialmente ad una “invasione” causata da sbarchi giornalieri, magari favorita da ONG compiacenti, e da situazioni di irregolarità di chi riesce ad arrivare in Italia in maniera del tutto regolare e vi si trattiene o da chi da anni si trova già nel nostro paese e che proprio per questa condizione di irregolarità si troverebbe ad ingrossare l’esercito della criminalità organizzata.

Ripromettendomi di affrontare magari in un prossimo articolo la questione degli sbarchi e richiedenti asilo farei invece qui un focus, dettata dalla mia esperienza professionale, sui cittadini stranieri che appunto arrivano in Italia regolarmente o che sono già qui da tempo con la famiglia lavorano e/o studiano facendo crescere il nostro Paese.

Attualmente se due cittadini stranieri arrivano in Italia con uno o più minori o se durante il tempo di trattenimento sul territorio nasce un figlio o una figlia, i tempi di attesa per un permesso di soggiorno per assistenza minori con validità di due anni vanno dall’anno all’anno e mezzo – ma si può arrivare fino a due anni – solo per ottenere dal Tribunale per i Minorenni di Firenze il provvedimento autorizzativo alla permanenza sul territorio condizione senza la quale non potrà essere rilasciato il permesso.

Nel frattempo i genitori non possono avere la tessera sanitaria, non possono avere il medico di base, non possono fare un contratto di affitto non possono lavorare e con grandi difficoltà quegli stessi genitori riescono a tutelare, dal punto di vista sanitario, i minori che a volte hanno pochi mesi di vita.

Le cose non migliorano per chi possiede le condizioni di legge per chiedere un primo permesso di soggiorno per motivi familiari o deve rinnovare il permesso di soggiorno per studio o lavoro: tra la richiesta da inviare con il kit postale e la data che viene fissata per le impronte e/o fotosegnalamento- mentre fino a due anni fa servivano al massimo tre mesi- adesso è necessario attendere quando va bene 6-8 mesi.
Una volta prese le impronte e fatto quando serve il fotosegnalamento il cittadino straniero dovrà attendere altri 9 -11 mesi per avere il permesso di soggiorno elettronico -mentre due anni fa il tempo massimo era due mesi- con la conseguenza che quando il permesso arriva è già quasi tempo di rinnovarlo.Non solo.Chi chiede per la prima volta il permesso di soggiorno nel frattempo non potrà lavorare, non potrà curarsi, non potrà aprire un conto corrente, non potrà fare un contatto di affitto e ottenere la residenza e neppure tornare al proprio paese di appartenenza per andare a trovare i propri cari.

Per non parlare dei “famosi” decreti flussi che nonostante i numeri propagandati dalla destra non solo si riducono sul territorio a poche decine di quote, nelle maggior parte per migranti già sul nostro suolo da anni e anni, che si polverizzano in una lotteria telematica chiamata click day ma ormai sono in mano ad agenzie private che prendono migliaia di euro solo per fissare un appuntamento per poter poi ritirare il visto, dopo mesi, presso le ambasciate/consolati a seguito del nulla osta ottenuto sfidando la dea fortuna.

Stessa storia il decreto legge 50 del 2022.
L’abrogazione da parte del governo Meloni della protezione speciale e gli ostacoli posti al rinnovo e alla conversione di questo tipo di permesso di soggiorno ha gettato sulla strada centinaia di miglia di donne e uomini ben inserite nel nostro tessuto sociale dalla mattina alla sera.

In mancanza di nuovo personale negli uffici immigrazione delle nostre Questure e di una nuova legge sull’immigrazione che abroghi e superi la Bossi-Fini semplificando le procedure per la regolarizzazione e rendendo certi i tempi per ottenere e rinnovare i permessi di soggiorno per chi soddisfa i requisiti di legge una domanda è legittima.

E cioè se non sia il governo della destra che con le sue norme securitarie e disumane fabbrica migranti irregolari solo per poi utilizzarli a fini di propaganda elettorale.