da www.partitodemocratico.it
Primo sì al decreto ‘Salva-Casa’ in commissione Ambiente della Camera. Il provvedimento oggi in Aula a Montecitorio, prima di chiudere l’iter al Senato, entro il 28 luglio. E arriva in Aula allargando ancora il perimetro della sanatoria. Non solo regolarizzazioni delle difformità parziali all’interno degli immobili, vengono ammesse le variazioni essenziali ai titoli presentati in Comune. Ovvero: gli aumenti, anche consistenti, di cubatura.
Braga: “Mai così avanti con condoni e sanatorie, è deregulation totale”
“Nessun governo si era spinto tanto avanti con condoni e sanatorie”, commenta la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga. “A ogni seduta della commissione Ambiente sul decreto casa, la maggioranza mostra il suo vero volto. Il timbro di questo provvedimento tanto voluto da Salvini è l’emendamento approvato sulla doppia conformità. Attualmente per ottenere una sanatoria edilizia, l’opera deve essere conforme sia alla normativa vigente al momento della sua realizzazione che a quella vigente al momento della presentazione della domanda. D’ora in poi non sarà necessaria questa verifica non solo per le parziali difformità ma nemmeno per le variazioni essenziali, cioè quelle che stravolgono completamente il progetto iniziale approvato e per il quale sarebbe necessario un nuovo titolo abilitativo”.
“Vengono sanate – continua la capogruppo dem – anche opere che prevedono aumenti consistenti di cubature e opere difformi realizzate in aree a rischio sismico. Un provvedimento di portata devastante. Non è solo un problema di rispetto delle regole, ma anche una questione di sicurezza, di rispetto dell’ambiente, degli standard urbanistici e architettonici. Una vergogna che porta la firma del Governo Meloni”, conclude Braga.
Majorino: “Un pasticcio che deturpa il territorio”
Per Pierfrancesco Majorino, responsabile Diritto alla casa nella segreteria nazionale del Partito democratico “il decreto ‘Salva Casa’ è un pasticcio che introduce pericolose opportunità per chi vuole deturpare il territorio. Lo avevano venduto come un necessario intervento per sburocratizzare a sostegno dei piccoli proprietari e invece rischia di allentare le maglie, aiutando chi vuole compiere abusi. Nel frattempo siamo di fronte alla totale assenza di iniziative del governo e del ministro Salvini in relazione a rigenerazione urbana, fondo sostegno affitti, legge sugli affitti brevi e recupero delle oltre centomila case vuote di proprietà pubblica. Come diciamo da mesi ci vorrebbe un piano casa nazionale. Ma il governo pensa solo a qualche sanatoria in più. Ringrazio i parlamentari del PD che con grande serietà hanno tentato, purtroppo inascoltati, di migliorare un provvedimento nato malissimo”.
Dall’abitabilità più facile per i micro-appartamenti, che riscrivono le dimensioni minime degli alloggi, abbassando le altezze da 2 metri e 70 a 2,40, e le superfici ridotte a 20 metri quadri per l’abitabilità di una persona e 28 mq per due persone, ai cambi di destinazione d’uso più semplici. E ancora: sanatoria possibile per le piccole difformità anche nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico, se realizzate entro il 2006, e superamento della doppia conformità edilizia non solo per le difformità parziali ma anche per quelle sostanziali. Resi regolarizzabili, infine, anche gli interventi in parziale difformità con titoli rilasciati prima del 1977.
Immiobili vincolati: commissariati, di fatto, Sangiuliano e Pichetto Fratin
Il colpo di mano riguarda, inoltre, anche la tutela del paesaggio: il decreto legge consentirebbe variazioni significative anche su immobili sottoposti a vincolo storico, artistico, architettonico, archeologico paesistico. “Con questa norma, Salvini commissaria, di fatto, Sangiuliano e Pichetto Fratin”, lamentano i deputati democratici della commissione Ambiente. “Il governo agisce in modo irresponsabile, siamo davanti ad una deregulation smodata che permetterà di fare modifiche significative anche sugli immobili vincolati e su quelli presenti nei parchi nazionali. Una norma inaccettabile”, precisa il capogruppo dem in commissione, Marco Simiani.